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Bambini e anziani allo stadio in Norvegia, il calcio come una festa

Bambini e anziani allo stadio in Norvegia, il calcio come una festa

Un'altra differenza tra l'Italia e la Norvegia riguarda il modo di vivere il calcio. In Italia, il più delle volte, le partite allo stadio si trasformano in vere e proprie battaglie tra i tifosi ultras e le forze dell'ordine, battaglie che spesso terminano con veri e propri bollettini di guerra, sparatorie e morti. In Italia, addirittura, i capi ultras decidono se e come giocare le partite, vedi ultimo caso eclatante della finale di coppa Italia.

Qui in Norvegia, invece, le partite di calcio sono una vera e propria festa, una festa per tutti. Donne, bambini e anziani, tutti, qui, vanno allo stadio! In particolare, ad Aalesund, la città dove vivo e lavoro, una fiumana umana si dirige ordinatamente verso lo stadio tutte le domeniche. Allo stadio, i Norvegesi vanno a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, di conseguenza il traffico non risente di questi eventi sportivi. Qui in Norvegia, il calcio non ha limiti di età, ne di sesso. Tutti, ma proprio tutti vanno allo stadio. Il biglietto costa tanto, ma nessuno si lamenta. Tutti sono felici di contribuire e sostenere le spese della propria squadra pagando il biglietto.

In molte aziende e luoghi di lavoro, uno o più biglietti di ingresso vengono sorteggiati settimanalmente tra i dipendenti. La scorsa settimana, è toccato a me, ho vinto il biglietto! Ero già andato allo stadio qui ad Aalesund, ci vado molto volentieri. Stavolta sono andato per raccontarvi le differenze rispetto all\Italia e per mostrarvi alcune foto. Sono andato a vedere Aalesund Vs Sogndal.

Sono andato a piedi allo stadio. All'ingresso non ci sono controlli, qui si fidano, Il mio posto è assegnato. Non ci sono barriere tra gli spalti del pubblico e il campo da gioco. Le prime file sono a pochi metri dai giocatori. Basterebbe alzarsi per invadere il campo. Ma qui nessuno invade il campo. Allo stadio incontro gente di ogni età, spesso capita di vedere famiglie intere formate da tre generazioni: nonni, figli e nipoti. Nessuno spara fumogeni, nessuno distrugge sedili. I bagni sono pulitissimi. Anche qui ci sono le curve e gli ultras, ma qui gli ultras cantano inni, si divertono. Ecco alcune foto.

Il risultato finale è stato un pari: 2 a 2. Ma qui non conta tanto il punteggio, conta il piacere di andare allo stadio.

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Bambini e anziani allo stadio in Norvegia, il calcio come una festa - Filippo Sanfilippo
Filippo Sanfilippo